Una notizia che rende orgogliosa tutta la famiglia dell’Olimpia, un piccolo riconoscimento e un grande stimolo per continuare a migliorarsi. Con la convocazione di 32 ragazzi del triennio 2007-2009, arriva in Sardegna il progetto voluto da Gigi Datome (Coordinatore del Settore Squadre Nazionali) Ogni regione conta, destinato a valutare i migliori prospetti dei settori giovanili di tutta Italia sotto la guida di Marco Sodini, capo allenatore dell’under18 azzurra.
Lo staff guidato da coach Pintonello (Referente Tecnico Territoriale) ha infatti scelto di osservare da vicino alcuni dei migliori atleti delle giovanili isolane, chiamati per un allenamento che si terrà nel pomeriggio di lunedì 10 marzo nel palazzetto di Elmas. Tra i 16 del Nord Sardegna, con solo un po’ di sorpresa iniziale, è stato scelto anche il “nostro” Gabriele Karol Ruiu: guardia di 1,82 di origini polacche oltre che sarde.
La sua crescita è iniziata in piena pandemia, quando ancora ragazzino ha bagnato con i punti il suo esordio in prima squadra, nello stesso anno in cui il gruppo 2007/08 vinse il campionato regionale. L’anno scorso le finali under17; oggi, al primo vero campionato tra i senior, il suo 9 sta viaggiando sopra i 25 punti di media realizzati in Promozione. Punti che si contano e si pesano, certo; eppure, sorprendono i progressi in tutte le fasi di gioco, contro avversari di ben diversa struttura fisica ed età.
E allora, a campionato che si avvia verso la fase finale, ecco che arriva la sorpresa che non ti aspetti. Un allenamento tenuto da un tecnico federale, sotto gli occhi di un capitano della Nazionale; di fronte a un nutrito gruppo di allenatori e arbitri sardi. Coach Mimmino Sciretti, che allena il 2007 da quando avevano 13 anni, ha parlato di questa convocazione come di «un altro piccolo risultato che ci rende orgogliosi, il cui merito va ascritto (oltre ai progressi di Karol) anche a tutto il gruppo del 2007/08: un gruppo di ragazzi seri e appassionati che non ha fatto mai mancare il suo impegno».
«Ringrazio Nicola Pintonello per la sua attenzione verso tutte le realtà del movimento, e naturalmente un campione come Gigi Datome che, partendo da una “periferia” dell’Italia per scalare le vette d’Europa, nel suo nuovo ruolo farà sicuramente del bene a tutto il movimento del basket italiano.
Più che un traguardo, però,» sottolinea ancora l’allenatore benemerito, «questa chiamata deve rappresentare una sfida. Avere l’opportunità di allenarsi con i migliori ragazzi della Sardegna, conoscere nuove metodologie, misurarsi con un livello più alto, di fronte a tanti coach ed esperti del movimento: uno stimolo unico per imparare e migliorare ogni giorno. Dev’essere un punto di partenza, per lui e per i più piccoli: sono fiducioso che presto anche altri potranno mostrare tutti i loro progressi».
Perché se la Fip ci ricorda che ogni regione conta, anche noi sappiamo che ogni momento, anche il più piccolo, è importante per crescere.
In bocca al lupo!
📸 Nicolò Canu - @nicontents